Le scaffalature metalliche sono da considerarsi a tutti gli effetti attrezzature di lavoro ai sensi del D.Lgs. 81/08. Il Datore di Lavoro è quindi tenuto a rispettare gli obblighi generici in merito alle attrezzature di lavoro ed in particolare quelli contenuti nel Titolo III mettendo a disposizione dei suoi collaboratori attrezzature conformi alle normative vigenti in materia.
In generale il DdL deve quindi:
A seguito di ripetuti eventi sismici è emersa l’utilità di svolgere analisi specifiche secondo i requisiti della norma UNI/TS 11379 “Scaffalature metalliche. Progettazione sotto carichi sismici delle scaffalature per lo stoccaggio statico di pallet” al fine di verificare, tramite un’analisi FEM, se la scaffalatura esistente è a norma ed eventualmente suggerire azioni per l’adeguamento.
Inoltre l’All. IV punto 1.1.3. del Testo Unico sulla Sicurezza (D.Lgs 81/08) prevede l’obbligo di indicazione dei carichi massimi ammissibili nei luoghi di lavoro adibiti a deposito. Nello specifico la norma UNI EN 15635 “Sistemi di stoccaggio statici di acciaio. Utilizzo e manutenzione dell’attrezzatura d’immagazzinaggio” responsabilizza l’utilizzatore dell’attrezzatura di immagazzinaggio a richiedere e realizzare un’ispezione annuale della stessa da parte di un esperto qualificato.
L’azienda che utilizza scaffalature porta pallet pertanto deve:
Pertanto è necessario organizzare un servizio di ispezione periodico allo scopo di valutare lo stato di conservazione/efficienza delle strutture e individuare eventuali esigenze di ripristino: incarico da affidare a professionisti di sicure e accertate capacità.
Le ispezioni tecniche condotte da ECO Certificazioni permettono di evidenziare la presenza di eventuali parti danneggiate o deformazioni dell’intera struttura e verificarne la sicurezza, garantendo una sensibile riduzione dei rischi e un funzionamento più sicuro del magazzino.
Tutte le verifiche sono finalizzate al controllo della scaffalatura in ogni suo aspetto: corretto montaggio, assetto statico e geometrico, corrispondenza alle tabelle di portata, verticalità, allineamento, corretto fissaggio di bulloni e tasselli, ecc. I dati raccolti costituiscono la base della Relazione finale che, una volta redatta, atta l’idoneità o meno della scaffalatura evidenziando, nel caso, gli interventi necessari alla sicurezza dell’impianto. Il documento rappresenta la prova della regolare verifica e corretta manutenzione delle scaffalature e deve essere conservato in azienda per essere esibito in caso di ispezioni da parte delle autorità competenti.
Secondo la norma UNI EN 15635:2009, l’utilizzatore delle scaffalature deve nominare una persona responsabile della sicurezza delle attrezzature di stoccaggio che deve essere opportunamente formata.
ECO eroga corsi di formazione per PRSES (Person Responsible for Storage Equipment Safety) con la finalità di rendere consapevole l’operatore della natura delle operazioni del magazzino e dei pericoli associati sulla base di una valutazione del rischio, nonchè delle precauzioni da prendere in considerazione per prevenire o limitare i pericoli.
UNI EN 15878:2010 Sistemi di stoccaggio statici di acciaio – Termini e definizioni
UNI EN 15512:2009 Sistemi di stoccaggio statici di acciaio – Scaffalature porta-pallet – Principi per la progettazione strutturale
UNI EN 15620:2009 Sistemi di stoccaggio statici di acciaio – Scaffalature portapallet – Tolleranze, deformazioni e interspazi
UNI EN 15635:2009 Sistemi di stoccaggio statici di acciaio – Utilizzo e manutenzione dell’attrezzatura di immagazzinaggio
UNI EN 15629:2009 Sistemi di stoccaggio statici di acciaio – Specifiche dell’attrezzatura di immagazzinaggio
UNI 11636:2016 Scaffalature industriali metalliche – Validazione delle attrezzature di immagazzinamento
UNI 11262:2017 Scaffalature metalliche – Scaffalature commerciali di acciaio – Requisiti, metodi di calcolo e prove, fornitura, uso e manutenzione
FEM 10.2.08 Recommendations for the design of static steel pallets racks under seismic conditions
UNI/TS 11379 Progettazione scaffalature metalliche sotto carichi sismici.
In ambito Italiano la situazione normativa presenta alcune particolarità dovute ai criteri di inquadramento delle scaffalature, che si traducono nei seguenti due casi:
Sulle scaffalature, la Commissione per gli interpelli (Art. 12, D.Lgs. n. 81/2008) con l’interpello n. 16/2013 indica come l’attività di montaggio e smontaggio di scaffalature metalliche all’interno di locali hobbistici o industriali:
“possibilità di escludere dal campo di applicazione del Titolo IV del D.Lgs. n. 81/2008 ed in particolare dall’art. 89, comma 1, lett. a) – definizione di cantiere – un luogo di lavoro dove è effettuato il montaggio di scaffalature all’interno di locali, sia di tipologia da “hobbistica” che “industriale”, che non rientrino nella tipologia di magazzini industriali autoportanti dove invece è possibile assimilare l’impianto a opere fisse in metallo come riportato dall’allegato X D.Lgs. n. 81/2008.”
Nell’interpello si elencano esempi di scaffalature metalliche menzionate nella “Guida alla sicurezza delle scaffalature e dei soppalchi” dell’ACAI – Associazione fra i Costruttori in Acciaio Italiani – Sezione Scaffalature Industriali – Gruppo di Lavoro “Sicurezza” (Milano, 2008), e se traccia indica la normativa d’interesse. Tenuto conto della già segnalata diversità delle caratteristiche delle “scaffalature metalliche”, è opinione di questa Commissione che l’applicabilità del Titolo IV, Capo I, del D.Lgs. n. 81/2008 al montaggio/smontaggio delle scaffalature metalliche, debba essere dedotta tenendo conto dell’applicazione congiunta dei seguenti elementi:
a) contesto nel quale la scaffalatura deve essere montata;
b) tipologia della scaffalatura.