Un materiale è considerato saldabile quando si presta alla realizzazione di una struttura in cui sia assicurata la continuità e che presenti caratteristiche che soddisfino i requisiti di qualità richiesti.
La gestione dei vari processi di saldatura e brasatura si basa sulla scelta di parametri specifici per ogni tipologia di processo. Nella maggior parte dei processi è possibile individuare specialmente due parametri caratteristici: la potenza specifica, che rappresenta la potenza termica erogata per unità di superficie di materiale base (misurata in W/cm2) e la velocità di saldatura, che rappresenta la velocità della sorgente termica (misurata in cm/min).
Materiali
Il processo di saldatura coinvolge uno o più tipologie di materiali, che svolgono principalmente a due ruoli:
- Materiale base, è il materiale che costituisce i pezzi da saldare; può essere lo stesso per entrambi i pezzi (saldatura omogenea), o diverso (eterogenea). I materiali metallici che vengono più tradizionalmente uniti sono l’acciaio, le leghe d’Alluminio, le leghe di Nichel e le leghe di Titanio. I soli materiali polimerici che possono essere saldati sono quelli termoplastici.
- Materiale d’apporto, è il materiale che viene introdotto sotto forma di bacchette, fili o nastri e depositato allo stato fuso tra i lembi da unire. I materiali d’apporto sono sempre particolarmente puri, quindi le impurezze all’interno della zona fusa di un giunto provengono generalmente dal materiale base. Non per tutti i procedimenti ne è richiesto l’utilizzo.
Tipologie di saldatura
I processi di saldatura sono stati adattati nel tempo, allo sviluppo dei materiali e delle tecnologie produttive; i processi che sono stati maggiormente sviluppati in ambito industriale appartengono al gruppo della saldatura per fusione.
I processi utilizzati si possono classificare nei seguenti sotto gruppi:
- Ad arco elettrico.
- A resistenza.
- Ossiacetilenica.
- Ad energia concentrata
Le tecniche di saldatura
Il processo di saldatura può essere manuale, semiautomatico, automatico o robotizzato, a seconda dell’apparecchiatura e del modo di esecuzione.
- MANUALE: il saldatore regola manualmente l’apparecchiatura e movimenta l’elettrodo o la sorgente di calore; nel processo automatico, viceversa, un dispositivo alimenta l’elettrodo oppure la sorgente generatrice del fascio, a mantenerlo a distanza opportuna dal pezzo e a spostarlo lungo la linea di saldatura.
- SEMIAUTOMATICA: un dispositivo alimenta il filo elettrodo o eroga la corrente mantenendo costanti gli altri parametri, mentre l’operatore svolge il compito di spostare l’elettrodo lungo la linea di saldatura.
- ROBOTIZZATA: l’operazione viene eseguita mediante l’utilizzo di un robot industriale o un manipolatore programmabile. Viene utilizzata principalmente per la saldatura ad arco elettrico sotto protezione gassosa MIG/MAG e TIG e per la saldatura Laser, ma anche negli impianti di assemblaggio finale delle automobili per l’unione a resistenza delle carrozzerie.
Sono state sviluppate, nel corso degli anni, metodologie per verificare la qualità della saldatura; prevedono l’impiego di Controlli Non Distruttivi (CND) e prove distruttive..