Pubblicata il:19 Giu 2025
Negli ultimi mesi si è parlato molto del tema accessibilità digitale, soprattutto in relazione all’entrata in vigore del European Accessibility Act, prevista per il 28 giugno 2025.
Molte aziende si sono chieste: “Il mio sito è a norma? Sono obbligato ad adeguarlo?”
Il dubbio è legittimo, anche perché le prime interpretazioni hanno generato un po’ di confusione. Oggi però, con una cornice normativa più chiara, possiamo dire con certezza che non tutte le aziende private sono obbligate a rendere il proprio sito accessibile.
Vediamo insieme quali realtà sono effettivamente coinvolte e perché, in ogni caso, conviene investire in accessibilità.
L’obbligo di rendere accessibili siti e servizi digitali secondo le Web Content Accessibility Guidelines (WCAG) riguarda:
In tutti questi casi, l’accessibilità non è più una buona pratica consigliata, ma un obbligo normativo vero e proprio, con possibili sanzioni in caso di inadempienza.
Se è vero che l’obbligo riguarda solo specifici soggetti, è altrettanto vero che l’accessibilità web resta una scelta strategica per tutte le aziende, anche in assenza di vincoli normativi.
I benefici sono evidenti:
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